Pittore, scultore e incisore, Hassan Vahedi è nato il 10 novembre 1947 a Teheran, dove si è diplomato in pittura e scultura alla locale Accademia di belle arti. Ha partecipato insieme a letterati ed artisti del suo Paese al gruppo "Talere Iran". Giunto in Italia alla fine del 1974, ha studiato pittura con Montanarini e Trotti e scultura con Fazzini e Greco all'Accademia di belle arti di Roma. Risiede e lavora a Roma con studio in via Sirte n.40.
Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia ed all'estero.
giovedì 24 marzo 2011
Esposizione Hassan Vahedi Italia FIlm 2011
Un centinaio di lavori a olio e una selezione di grafica d'arte di Hassan Vahedi sono in mostra per tutto il 2011 negli studi di postproduzione cinematografica di Italia Film, a Roma, via Gaetano Martino 35 in orario lavorativo, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 19.
Per informazioni contattare: leylavahedi@hotmail.fr
Per assicurarsi dell'apertura degli studi: 06 45547650
Hassan Vahedi, olio su tela, 70X100, 2008
L'astratto del quotidiano.
Il faut travailler comme un ouvrier.
H. Matisse
Hassan presenta negli ampi spazi di Italia Film una centinaio di oli su tela, selezione degli ultimi anni di attività.
Proprio della produzione di questo artista che è stato chiamato “pittore di circostanza” è l'evidenza su tela di ciò che lo circonda: le passioni politiche, gli avvenimenti della storia, i costumi da cui è circondato. Con grande acutezza e attualità Hassan lavora la materia quotidiana, non per questo trascurando la ricerca e l'innovazione pittorica. La superficie pittorica viene anzi ad aderire alle urgenze dell'artista come un tutt'uno.
I lavori presentati a Italia Film sono l'esito di un percorso pittorico che ammicca all'astrattismo, giocandoci con ironia e forza, e si trovano naturalmente a rendere conto del lavoro quotidiano di Hassan, lavoro da operaio, di raccolta, semplificazione e ricomposizione di immagini televisive, pubblicitarie, frame di massa.
Queste icone, tratte e strappate alla quotidianità brutale del marchingegno capitalistico – su una tela vediamo un tritacarne! -, vengono montate, ricomposte, come fossero ingranaggi rinnovati, su forme astratte, fondi di grande impatto e di forte attualità visuale.
Leyla Vahedi
ottobre 2010
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